Seguici su
Cerca

Prima Cattedrale della Repubblica di S.Paragorio

Ultima modifica 28 giugno 2024

La chiesa, uno dei monumenti protoromanici più importanti della Liguria, sorge fuori dalle mura cittadine ed è circondata da un’area cimiteriale bizantina e altomedievale. Nella sua forma attuale è databile al primo periodo romanico (sec. XI). Gli scavi, avviati nel 1889 da A. D’Andrade, ripresi da N. Lamboglia, fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, che proseguono tuttora per opera della Sovrintendenza archeologica della Liguria ed hanno evidenziato, sotto l’attuale edificio, la presenza di una chiesa paleocristiana.

[Pianta della chiesa: ipotesi di datazione]

L’esterno è caratterizzato dalla tipica decorazione lombarda a lesene ed archetti binati in facciata e nella zona absidale, raggruppati a tre e quattro sui fianchi (il lato destro presenta, sotto la gronda, un fregio a disegni geometrici dipinto in bicromia bianco e rosso). Le due absidi laterali sono decorate con arconi che, se non frutto di invenzione del D’Andrade, potrebbero costituire un interessante collegamento con l’architettura carolingia ed ottoniana. Le finestre a doppia strombatura, si aprono sia nelle absidi che sui fianchi, mentre un tipo a forma di croce compare nella cuspide del corpo centrale sia in facciata che verso l’abside.

Quest’ultima è decorata, al di sopra della fascia di archetti ciechi, da undici catini islamici (tunisini e siciliani). Questi recipienti in ceramica, che si configurano come i più antichi della Liguria, hanno permesso di datare esattamente la chiesa alla prima metà del sec. XI.

[S. Paragorio: inizio del restauro in una foto del 1887]

L’interno ricalca un impianto basilicale a tre navate divise da tre massicci pilastri per parte, tutti di differente fattura. Ai lati dell’ambone due scale portano alla cripta sotterranea. Il presbiterio, rialzato di sei gradini, è arricchito da quindici alte nicchie; nella nicchia rettangolare centrale è affrescato un Crocifisso, mentre nelle due laterali sono raffigurati i Santi Pietro e Paolo. Sull’altare, a metà della navata destra, all’interno di una cancellata neogotica in ferro battuto, è collocato il Volto Santo, crocifisso ligneo policromo con il caratteristico lungo camice di origine orientale. (Varaldo, La chiesa di S. Paragorio a Noli)

Sotto l’ambone, ricomposto da A. D’Andrade durante i restauri del 1889, si trova un’interessante lastra funeraria in ardesia e marmo bianco di forma circolare. Nella lastra sono inseriti cinque tondi; quello centrale è decorato con una rosetta a tre corolle mentre i quattro laterali recano un’iscrizione funeraria: +MCC/LXXXXVI/und(e)cima/die ma-/dii mo/nume(n)tu(m)/d(omi)ni Verd/dane; de/Naulo et (e)re/dum su/oru(m)


Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot