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Quartiere della Giudecca e di Ponente

Ultima modifica 15 ottobre 2020

L’impianto urbano del quartiere è molto interessante: delle tre strade - G. Bruno, Gregorio IX, Anton da Noli - solo quest’ultima era un tempo, aperta sia lato mare (protetta dal Portello) sia lato monte (protetta dalla Porta della Giudecca). In via Gregorio IX, al numero civico 4, si è conservata un’antica bottega medievale.

Questo quartiere passò alla storia a causa “di un orribile fratricidio, premeditato e compiuto da una scelleratissima donna detta La Bianchina. Essa abitava nella Giudaica, e pare compendiasse nella sua anima nera tutta la perfidia dei Giudei che nei passati secoli avevano popolato quel vecchio quartiere” (Gandoglia, op. cit., p. 357). La donna, infatti, per riuscire a mettere le mani su un notevole patrimonio guadagnato dal fratello minore in Spagna, avvelenò la torta di verdure che gli aveva preparato in occasione della gita alle Voze per la festa di S. Rocco. Il delitto venne, però, scoperto e la donna con il marito complice decapitata; “tanto i beni della vittima quanto quelli dei giustiziati, furono venduti alla publica callega” (Gandoglia, op. cit. p. 362).


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